sabato 28 aprile 2012

A vele spiegate verso la Grecia, verso l’estorsione sistematica di proprietà pubblica e privata

di Rodolfo Ricci
L’approvazione della riforma costituzionale relativa all’Art. 81, passata con una maggioranza superiore ai due terzi , il che rende impossibile il ricorso al referendum confermativo, cioè il pronunciamento popolare sulla misura più invasiva sulla vita concreta di 60 milioni di italiani che si registri dalla nascita della nostra Repubblica, ci dice che, a meno di eventi miracolosi, siamo giunti alla fine della forma repubblicana fondata sulla democrazia rappresentativa e sull’autonomia e sovranità dello Stato.

Ci propongono un olocausto graduale, una “morte lenta”: bisogna cacciarli via

di Rodolfo Ricci
L’11 Aprile ultimo scorso, un dispaccio dell’FMI ha chiarito, oltre alla certificazione della recessione e a vari ammonimenti sull’instabilità globale, che la vera spada di Damocle che pende sulla testa del mondo è costituita dall’eccessiva longevità degli anziani nell’Occidente sviluppato. In pratica, l’età media della popolazione, europea in particolare, sta mettendo a serio rischio la sostenibilità del welfare (quindi dei conti pubblici, quindi della finanza mondiale)  e dunque bisogna correre ai ripari: non, come il buon senso ci indurrebbe a pensare, reperendo nuove risorse per il rafforzamento dei modelli di welfare, ma, al contrario, legiferando misure che riducano le prestazioni sociali; in tal modo, l’allungamento della vita nell’occidente, sarebbe contrastato con l’allontanamento progressivo dell’età pensionabile,  con la diminuzione degli importi pensionistici, insomma con tutta una serie di norme che, strada facendo, consentano di riportare la vita media sotto standard accettabili: assolutamente non oltre gli 80 anni, così pare di capire.

Il Forum sociale ingloba l’impresa: dal 9 all’11 maggio a Bento Gonçalves, nel sud del Brasile, il primo Forum sulla Responsabilità Sociale d’Impresa

Ne abbiamo parlato in questa intervista con Ramona Bavassano e Jean Carbonera, ideatori e organizzatori dell’iniziativa che si svolgerà tra meno di un mese in una delle città più sviluppate dell’America Latina: Bento Gonçalves, nella Serra Gaucha (RGS), patria dei World Social Forum iniziati nel 2001 a Porto Alegre. Un’area, quella del Rio Grande do Sul, in cui vivono circa 12 milioni di abitanti, dei quali, quasi la metà di origini italiane. di Rodolfo Ricci

PAREGGIO DI BILANCIO: Lettera aperta ai Senatori della Repubblica

di Rodolfo Ricci
(…) On. Senatore, On. senatrice, nei prossimi giorni sarà chiamato/a al voto finale sulle modifiche costituzionali all’articolo 81 C. (pareggio di bilancio). La preghiamo di non partecipare al voto per non fare scattare la maggioranza dei 2 terzi che impedirebbe l’eventuale indizione del referendum popolare previsto dall’art. 138 della Costituzione. Lasci una chance alla volontà popolare su un tema così importante per il futuro del nostro paese. (…)

Grande interesse per l’incontro con il Ministro del lavoro dell’Uruguay, Eduardo Brenta a Zurigo

ZURIGO – Si è svolto sabato 31 marzo scorso, presso le sede Ecap di Zurigo, l’incontro con Eduardo Brenta, Ministro del Lavoro e della Sicurezza Sociale della Repubblica dell’Uruguay, sul tema “Le relazioni industriali e il mercato del lavoro nell’Uruguay di oggi”. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione ECAP e dalla nostra rivista era nata nell’ambito della presentazione di Cambiailmondo a Buenos Aires e a Montevideo nello scorso mese di febbraio realizzata dalle locali organizzazioni Filef.

Dubbi sulla salute giuridica di Giorgio Napolitano


di Rodolfo Ricci
E’ difficile comprendere il comportamento del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. “La figura del Presidente non si attacca mai, perché rappresenta l’unità della Nazione”: questo si insegnava nelle scuole della politica della prima Repubblica. A parte i casi, previsti dalla Costituzione, in cui sussistano evidenze di alto tradimento o di manifesta incapacità per i quali sono previste le procedure di impeachment oppure di necessaria sostituzione. Ciò che reca sempre più dubbi sulla capacità del Presidente Napolitano è il suo continuo, insistente e progressivo interventismo sul tavolo di gioco della politica nazionale, decisamente squilibrato a favore del Governo Monti e delle sue misure e a contrasto di ogni posizione critica che venga da pezzi di politica, dei sindacati, dei movimenti sociali.

Intervista a Eduardo Brenta, Ministro del Lavoro dell'Uruguay

di Hugo Bazzi (Montevideo)
La crescita sociale ed economica dell’America Latina e dell’Uruguay, le politiche per l’occupazione, di ridistribuzione della ricchezza, l’emergere del continente in cui si sperimentano politiche di intervento pubblico che hanno permesso di superare la crisi economica dei primi anni 2000 nel Cono Sud; le indicazioni che ce ne vengono per affrontare la crisi italiana ed europea, in una intervista (realizzata da Hugo Bazzi per CAMBIAILMONDO), a Eduardo Brenta, Ministro del Lavoro e Sicurezza Sociale dell’Uruguay, che sarà ospite a Zurigo, il prossimo 31 marzo, in un incontro organizzato dalla Fondazione Ecap e da Cambiailmondo.org. (vedi l’invito al termine dell’articolo)

Un punto di coordinamento per resistere all’aggressione neoliberista

Le dichiarazioni di Monti delle ore 20,20 del 2 marzo 2012, alla fine del Consiglio dei Ministri convocato appositamente per decidere sulla TAV, costituiscono una riconferma ineccepibile della concezione politica del governo dei professori, o dei tecnici: l’espressione più significativa, a parte diverse banalità a sostegno della presunta validità tecnica dell’opera, è la seguente: “Il nostro governo – ha detto Monti – è impegnato nella lotta ogni resistenza corporativa, seppur legittima, che intralci il libero sviluppo della competitività nel paese; ciò che sarà fatto da questo governo per sconfiggere la resistenza dei NO-TAV, è da intendersi in questa chiave”.