di Rodolfo Ricci
I – Nel silenzio complice della maggioranza dei media
italiani, sta ripartendo, anzi è già ripartito, un grande flusso di
emigrazione dall’Italia. Per la verità esso non si era mai fermato,
anche se poteva essere interpretato, fino al 2008, come normale mobilità
soprattutto giovanile, che si registrava anche in altri paesi avanzati.
Dal 2010 ad oggi, il flusso di espatri è ricominciato con quantità
molto significative, di cui è possibile conoscere solo per
approssimazione l’entità, visto che la gran parte dei nuovi emigrati,
non si iscrive o lo fa con ritardo di diversi anni, all’AIRE, l’Anagrafe
dei residenti all’estero.
Ma alcuni dati ed alcune proiezioni lasciano intravvedere che stiamo
entrando a grande velocità in una nuova fase della lunga storia dell’
emigrazione italiana nel mondo, incentivata dalle politiche di
“riaggiustamento strutturale” estremamente recessive portate avanti
dagli ultimi governi e intensificatesi con il Governo Monti.
giovedì 7 giugno 2012
Italia: lo stallo a sinistra e l’alternativa
di Rodolfo Ricci
Mentre si scatena la guerra di interdizione mediatica, l’Europa resta
quasi sospesa di fronte alla tornata dei risultati elettorali
franco-grechi, con annesso prolungamento italiano. Si attendono le prime
mosse di Hollande, si attende il decorso della crisi greca. In Italia,
tanto per non fare eccezione, l’eterna ipocrisia della politica nostrana
tende a minimizzare o a spostare sulle
presunte categorie di destra e sinistra, la spiegazione degli eventi. Il
crollo avrebbe riguardato e riguarderebbe solo il centrodestra (ed è un
dato oggettivo), mentre sull’altro lato, si tratterebbe di assumere
come vittoria, l’aver mantenuto percentuali in calo relativo in un
panorama completamente rivoluzionato.
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